60 anni di Minibasket in Italia

 

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Le buone idee sono più forti e
meravigliosamente più longeve degli uomini

Arnaldo Taurisano

 

Tre sono le date fondamentali nella storia del minibasket: 10 maggio 1951, 7 luglio 1961 e 13-14 ottobre 1968

NEGLI STATI UNITI. Il 10 maggio 1951 Jay Archer, ex giocatore NCAA e laureato in Scienze dell’Educazione registra il Biddy Basketball, quasi fosse un brand, a Scranton (Pennsylvania).

E’ un periodo sociale particolare. A pochi anni dalla fine della seconda guerra mondiale educatori e autorità cercano attività sociali e sportive in cui coinvolgere i ragazzi.

MB_01Archer, in maniera geniale per l’epoca, concepisce l’idea di rimpicciolire i palloni e di abbassare l’altezza dei canestri. In questo modo palleggiare, passare e tirare è più agevole e segnare è un obiettivo che può essere colto da molti più bambini. Dal miglioramento delle prestazioni aumentano così motivazioni e gratificazioni maggiori per i piccoli protagonisti e la crescita della pratica.

Per questo motivo i canestri scendono dai 3,05m storici dei tempi di Naismith (1891) ai 2,50m (anche con l’utilizzo dei cosiddetti canestri a spalliera o a bretella). I palloni perdono almeno cento grammi di peso e 5 centimetri di circonferenza. Le dimensioni dei campi, in proporzione, potevano essere minori di quelli regolamentari.

Non solo attrezzature più adeguate, ma anche regole ad hoc: partite di 4 tempi da otto minuti (e non due da venti che potevano essere più faticosi) con l’obbligo per ogni bambino di giocare almeno un tempo a gara per permettere la partecipazione a tutti.

Il Biddy Basketball ebbe un successo immediato negli USA e all’estero. Il Dipartimento di Stato USA chiese ad Archer di diventare una sorta di ambasciatore del Biddy Basketball nel mondo. Archer per cinque anni lo propagandò in Asia, Sud e Nord America ed Australia. Dall’America del Sud arrivò in Spagna e da qui in Europa e poi in Italia.

IN ITALIA. Siamo nel 1960. Anche il Italia il minibasket aveva fatto passi da gigante in pochi anni, anche se è ancora la pallacanestro per i piccoli. Il 7 luglio 1961 è la data convenzionale e simbolica della sua nascita nel nostro paese. Quel giorno, infatti, a Milano, venne inaugurato il Centro Olimpia Addestramento Pallacanestro. Il Centro viene fondato dal rag. Emilio Tricerri, imprenditore e dirigente sportivo. Tricerri promuove corsi per ragazzi tra gli 8 e i 12 anni con finalità educative, come quelle della scuola. Il capo allenatore è Arnaldo Taurisano, Valerio Bianchini che diventerà uno degli allenatori più famosi in Italia.

MB_02LA PALLACANESTRO PER I PIÙ PICCOLI. Dopo 4 anni, il 25 giugno 1965 a norma dell’art. 57 del regolamento organico la delibera del Consiglio Federale sancisce la nascita ufficiale del Mini-Basket, con la composizione di una Commissione Nazionale per il Mini-Basket, il CNMB. Il Consiglio Federale approvò l’iniziativa a patto che l’operazione fosse a costo-zero per la FIP, permettendo, forse per la prima volta nella propria esistenza, che potesse essere coinvolto un partner commerciale, uno sponsor diremmo oggi. Quello sponsor era la Coca-Cola.

La Commissione ebbe sede a Pisa, sede del prof. Pietro Pontoni, primo presidente. Emilio Tricerri è vice presidente. Della Commissione fece parte anche Attilio Consonni (responsabile marketing Coca-Cola) ed ebbe il contributo tecnico del prof. Nello Paratore, allenatore della Nazionale A maschile per tre edizioni dei Giochi Olimpici (Roma, Tokyo, Città del Messico) a cui subentrerà Giancarlo Primo, insomma i migliori tecnici dell’epoca.

La collaborazione con la Coca-Cola fu profonda ed intensa. Pur non entrando nelle scelte tecniche la multinazionale fu al fianco della FIP nella promozione e nella programmazione delle attività. Su questa spinta nascono i Centri Addestramento Minibasket e nel 1968 sono quasi 200mila i bambini e le bambine che lo giocano.

E IN TUTTO IL MONDO. Ed proprio nel 1968 che, nella seduta del 13-14 ottobre, il Board Mondiale della FIBA, il massimo organo della Federazione internazionale, a Città del Messico, in concomitanza con i Giochi Olimpici sancisce la nascita del Comitato Internazionale Minibasketball. Tra le principali peculiarità e novità:

  1. Il Minibasket è un gioco educativo
  2. I bambini devono imparare divertendosi
  3. L’etica è alla base del gioco
  4. Competere per educare e non per ottenere vittorie fini a se stesse

Presidente del CIM fu eletto lo spagnolo Anselmo Lopez e il presidente della FIP dell’epoca Claudio Coccia fu una dei componenti del Consiglio direttivo.

Nel 1975 Enrico Vinci è il nuovo presidente della FIP. Emilio Tricerri diviene vice presidente federale e presidente della Commissione Minibasket che, vista la crescita, diviene un Comitato Nazionale con sede a Milano.

Nel 1969 partono i Gran Premi Minibasket. Da un’idea di Giancarlo Primo furono il veicolo principale di promozione del movimento.

La pallacanestro ha anticipato e fatto da apristrada a tutti gli altri giochi-sport. In ogni caso minibasket, minivolley, minicalcio e mini-handball entrano nei programmi dei Giochi della Gioventù alle fine degli anni ’70 e dal 1985 nei programmi della scuola elementare. Il seme piantato da Tricerri nel 1961 è fiorito nel migliore dei modi.

NUOVI SPONSOR, NUOVO MINIBASKET. Gli anni 80 portano importanti cambiamenti logistici, di marketing, educativi e formativi. Finisce la collaborazione con la Coca-Cola. Seguono importanti partner, oggi diremmo brand, come Plasmon, RolllyGo, poi Motta, Cacao Sport e ad inizio anni Novanta la Kraft con il marchio Spuntì, ma anche Warner Bros e Topolino con il nuovo millennio.

Maurizio Mondoni, Tecnico federale per il minibasket dal 1980 al 2000, è il principale esponente di un nuovo modo di pensare e vivere il Minibasket, non più la pallacanestro per i piccoli, ma un progetto didattico preciso, che viaggia parallelamente a quelli scolastici, e da questi riceve stimoli e restituisce dinamiche educative. Un gioco-sport, dove il minibasket è a misura di bambino, e non gli si chiede di essere un mero esecutore, ma una testa pensante.

Maurizio Mondoni si spese in un progetto formativo che dopo Emilio Tricerri, in carica fino al 1986, lo vide al fianco dei presidenti del Comitato Nazionale Minibasket Vittorio Salvadori, Aldo Vitale, Fausto Maifredi e Simone Cardullo. Cambia la tipologia e la qualità dei corsi di formazione sia a livello periferico sia Nazionale che oramai sono organizzati dal Comitato Minibasket e non dal Comitato Nazionale Allenatori. Medici, pediatri, psicologi, metodologi dell’insegnamento, specializzati nelle fasce d’età dei minicestisti cominciarono ad insegnare nei corsi di formazione. Sono anni intensi: nascono i super corsi per i Formatori e importanti tornei internazionali che ancora oggi, nello spirito del minibasket, vengono organizzati a Fossombrone, Pesaro, Torino e Matera, tra gli altri.

DA COMITATO A SETTORE. Nel 1992 Fausto Maifredi, già presidente del Comitato Regionale FIP Lombardia, riunisce a Roma, in un unico Settore il Minibasket, l’attività giovanile e la scuola. I programmi di sviluppo delle attività non sono più compartimenti stagni e si alimentano a vicenda. Maifredi nel 1999 diventa Presidente federale ed è sostituito da Simone Cardullo che continua con perseveranza il percorso di Maifredi.

Nel 2001 Maurizio Cremonini è il nuovo Tecnico Federale per il minibasket. Nel frattempo Eugenio Crotti è diventato il nuovo presidente del Settore Giovanile, Scuola, Minibasket. A Crotti, come Presidente, succederanno Marco Petrini e poi Margaret Gonnella.

Maurizio Cremonini lavora per l’evoluzione dei bambini e delle bambine pensanti di Mondoni. Propone una metodologia d’insegnamento che sviluppi le competenze sociali, relazionali e cognitive e non solo su quelle tecnico-tattiche (saper palleggiare, passare, tirare) affinché imparino ad agire con consapevolezza nel contesto in cui operano. L’obiettivo è quello di concorrere alla formazione di persone che giocano anche a basket.

SEMPRE PIÙ FACILE. EasyBasket caratterizza ulteriormente l’attività di Cremonini. Alla ricerca di un rapporto sempre più performante con le scuole, Cremonini destruttura il minibasket e lo rende ancora più semplice per modalità di insegnamento e di gioco. La finalità è mettere tutti in condizione di giocare già dalla prima lezione. EasyBasket diventa EasyBasketinclasse con la collaborazione di Giacomo Galanda, consigliere federale e capitano della Nazionale argento ai Giochi di Atene nel 2004. Seguono i corsi di formazione per gli insegnanti, le giornate trascorse nelle scuole in tutt’Italia, la promozione del gioco, del minibasket e poi della pallacanestro.

 

Mimmo Cacciuni Angelone
Corso Operatore Società Sportive

 

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